Raccontare
Martedi 3 maggio i ragazzi di prima media hanno viaggiato nel tempo, trasformandosi in monaci cistercensi del XIII secolo.
L’uscita didattica a Chiaravalle ha dato loro l’occasione di conoscere in prima persona come si svolgeva (e come ancora oggi si svolge) la giornata tipo in un monastero, tra preghiera, silenzio, lavoro e contatto con la natura.
Appena arrivati la guida della cooperativa Koiné ha fatto simulare una riunione agli studenti nella sala capitolare; lì hanno eletto il loro abate e sono stati suddivisi in gruppi a seconda dell’attività che avrebbero poi dovuto svolgere nell’orto adiacente al chiostro: alcuni hanno raccolto i petali di rosa per i monaci, altri hanno eliminato i sassi dalle aiuole, altri ancora hanno dovuto potare una siepe e ripulire un muretto dal muschio.
Successivamente la guida ha spiegato la storia e la struttura architettonica dell’abbazia, permettendo ai ragazzi di assistere alla preghiera dell’ora media, recitata dai monaci a mezzogiorno. Il suono della campana della Ciribicciacola (la celebre torre nolare della chiesa), l’odore di incenso, i salmi latini cantati dai cistercensi e le loro cappe bianche e nere sembravano aver arrestato lo scorrere del tempo.
Nel pomeriggio la guida ha spiegato agli allievi le proprietà e i benefici delle diverse piante presenti nell’orto e ha chiesto loro di sceglierne due o tre con le quali avrebbero poi preparato, nel laboratorio di erboristeria, dei sali da bagno o, a scelta, dei sacchettini profuma ambienti o, ancora, uno scrub per il corpo.
Dopo aver confezionato i propri prodotti i ragazzi hanno infine visitato l’antico mulino imparandone il funzionamento e conoscendo meglio le tecniche che nel Medioevo i monaci hanno usato per bonificare il terreno e creare le famose marcite.
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Monaci per un giorno
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